Colloquio di Lavoro

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Percival Josh Windsor
Posted on 4/6/2013, 16:08 by: Percival Josh Windsor




Anche quel giorno attendeva a Percival un altro colloquio. In quei giorni, aveva numerosi impegni con i Docenti e i responsabili che si stavano occupando di ricostruire Hogwarts. Infatti dopo l'attacco del nuovo Signore Oscuro, Hogwarts ci aveva rimesso di nuovo la ''pelle'' o meglio, le mura: molti luoghi del castello furono distrutti e gli interventi di riparazione avevano trovato dei ritardi a causa di vari motivi di burocrazia, del Ministero e anche per l'improvvisa perdita del precedente Preside della Scuola che morì di crepacuore. Ed era proprio grazie alla sua morte che il signor Windsor doveva la sua carriera e il suo ruolo che ora ricopriva e in un certo senso, questo non gli dispiaceva molto anche se si rammaricava di dover prendere il posto con la morte di un suo ex collega. Quel giorno aveva l'appuntamento alle ore 16:30, con una signorina che aveva richiesto la Cattedra proprio ad Hogwarts e Percival sperava che fosse all'altezza di quello che le sarà richiesto. Era pieno pomeriggio e fuori il tempo scozzese non mancava a mostrarsi: infatti era molto variabile ma per il momento c'erano stati solo intervalli di sole e nuvole. Percival si era posizionato davanti alla finestra, a contemplare il panorama che da lì era in grado di osservare, avendo la meravigliosa vista dell'immensa distesa verde del Parco di Hogwarts, che conduceva fino alle acque del Lago Nero. Già, proprio un bel posto da dove poter intravedere all'orizzonte alcune vette circondate da una leggera nebbiolina che sembrava strisciare sul terreno ben curato. Il più giovane Preside che Hogwarts abbia mai visto, era vestito in modo elegante - come sempre - anche in quell'occasione. D'altronde bisognava ricevere e dare una buona impressione con la signorina.

"Dovrebbe arrivare a momenti"



Decise quindi, di farsi trovare seduto, proprio per questo andò a posizionarsi sulla sua comoda poltrona che era preceduta da una scrivania su cui erano posate varie cianfrusaglie e documenti vari. Con le mani congiunte tra loro, poggiava su di esse il mento in modo da sostenere il peso del suo volto, sostenendo una comoda posizione. Successivamente sentì bussare alla porta*

"Speriamo che sia Lei"



Prima di rispondere, esitò per qualche istante, un po' preso dai suoi pensieri in cui la sua mente vagava e infine si decise: non fece attendere ulteriore tempo alla signorina e per questo pronunciò una parola che uscì fuori dalle sue labbra in modo secco.

<< Avanti! >>



Con questo sperava che avrebbe sentito e quindi inteso che le era stato concesso di poter procedere avanti. Proprio per questo, attese che quella porta venisse aperta tramite il pomello d'oro che andava girato in senso orario. Intanto, il signor Percival aveva preparato sulla scrivania, una teiera con sopra due tazze e un boccale contenente del thè puramente britannico! Accanto ad esse, vi erano comparse due contenitori: uno contenente delle zollette di zucchero aventi la forma di un cubo, mentre nell'altro c'erano dei piccoli biscotti scozzesi pronti ad essere sgranocchiati.
 
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